A sanare una carnosità di dentro alla verga dell'huomo, se ben fosse vecchia di molto tépo.
Di quella polvere pigliatene un'oncia, di sterco di cane due once, di tartaro di vin bianco meza ottava d'oncia, o meza dramma, di zucchero fino un'ottava, di allume di rocca bruciato un'altra ottava, e altretanta tutia: e ogni cosa sia benissimo pestato, e macinato e passato per setaccio stretto.
Poi abbiate frondi d'olive verdi, e fatele pestare in un mortaro di pietra, bagnandole con un poco di vin bianco, e come sono ben poste, premetele al torcolo, o fra due taglieri, e raccogliete quel suco, e aggiungetevi altre tanto suco di piantaggine, e mettetelo in una pignattina al fuoco, e unitevi buttando a poco a poco le dette polveri sempre mescolando, e ultimamente aggiungetevi un poco di cera verde, e un pochetto di mel rosato, e fatelo venir come un unguento liquido e serbatelo, che che è pretioso a consumar carnosità in luoghi delicati, ove non bisogni cosa forte, che faccia dolore, sicome il membro virile, e il naso, e c.
Et quando volete adoperarlo alla carnosità della
verga, o del membro virile, habbiate prima uno schizzatore di quelli da
gonfiare i balloni da giuocare, e empitelo di vin bianco, dove sian bollite
rose secche, e foglie di piantaggine, mescolandovi un poco di latte di
donna, se ne potete havere, se non di capra, et con quel vino procurate
di lavare con quel gonfiatore la verga molto bene di dentro, e poi abbiate
una candeletta lunga lunga di cera di tanta grossezza che possa entrar
nella verga, e nella punta, o piè di essa, metterete dell'unguento
sopradetto, e faretela fare un poco calda, o tenera al fuoco acciò
non si spezzi, e poi mettetela dentro alla verga, facendo che vada più
dentro che sia possibile tal che truovi la carnosità, e vi lasci
l'unguento, e lasciatevela un poco, e poi cavatela; e così fate
mattina e sera, stando in letto col ventre in su, quando mettete, e tenete
la candela con detto unguento, e vedrete effetto raro, che in pochissimi
giorni sarà sano perfettamente senza pericolo alcuno.
Questa pagina è stata curata da Marco Moraccini, con la collaborazione di sua moglie Anna Satti e della figlia Serena Eva
Questo è il nostro indirizzo e-mail: moraccini@tin.it
Visitate il nostro sito: WWW.MORACCINI.IT